Cresce il commercio estero di macchine per costruzioni
Nei primi due mesi del 2016, le esportazioni di macchine per costruzioni hanno superato i 360 milioni di Euro, registrando una crescita del 7% rispetto a quanto rilevato lo scorso anno. Crescono in particolare le esportazioni di macchine per la perforazione (+53%), di gru a torre (+7%) e di macchine per il movimento terra (+6%). Negativo invece il trend delle altre linee di prodotto; in calo l’export di macchine per la preparazione degli inerti (-20%), di macchine stradali (-4%) e di macchinari per il calcestruzzo (-2%). Crescono del 15% le importazioni, così come l’avanzo commerciale (+4%), pari a 275 milioni di Euro.
Considerata l’importanza dell’export per il settore, specie negli anni della crisi europea dove la quota di prodotto esportato ha spesso superato soglia 70%, l’individuazione e la presenza sui mercati internazionali più promettenti si impone quale asset di successo per l’industria. Tra le performance dei paesi emergenti, la cui rilevanza economica si è consolidata anche a causa della crisi internazionale, sono Cina e India a spiccare sia in termini di dimensioni geografiche, economiche e demografiche, sia per i trend crescita registrati e le future potenzialità di sviluppo.
La Cina e l’India, due tra i più grandi paesi e mercati del mondo, nonostante abbiano attraversato un periodo di relativa difficoltà, continuano a essere sbocchi fondamentali per le industrie delle macchine per costruzioni. La crescita economica in entrambi i paesi si è infatti accompagnata allo sviluppo dell’industria edile e delle costruzioni; la Cina è oggi il primo mercato delle costruzioni nel mondo, seguita dagli Usa e dall’India. Gli investimenti in infrastrutture cinesi per il prossimo biennio, annunciati lo scorso aprile dal governo, ammontano a oltre 900 miliardi di Dollari. L’India, d’altra parte, ha recentemente presentato il nuovo piano di budget, da molti osservatori considerato il big bang per il definitivo sviluppo infrastrutturale del paese.
Il mercato indiano delle macchine per costruzioni ha sperimentato un calo a partire dal 2012, interrotto però nel 2015 con circa 49 mila macchine vendute e una crescita del 2% sul 2014, trainata in parte dagli investimenti pubblici nel sistema viario nazionale. Secondo le previsioni di Off-Highway Research per il prossimo biennio la crescita sarà di circa il +10% annuo, dato stimato anche sulle aspettative derivanti dalle politiche del governo nazionale che ha posto come priorità lo sviluppo infrastrutturale del paese. In termini assoluti, le stime indicano che si supereranno le 66 mila macchine vendute nel 2018. Dal punto di vista delle aspettative, i dati sono ancora più incoraggianti: l’ultima rilevazione del Business Barometer del Cece indica infatti l’India come il primo paese nel mondo in cui ci si aspetta un aumento del business.
Il mercato cinese delle macchine per costruzioni ha subito un forte calo a partire dal 2012, raggiungendo un picco negativo del -41% nel 2015. Tale crollo, sempre secondo Off-Highway Research, è da attribuirsi a un “livello più stabile di crescita degli investimenti […] e alla presenza di un grande parco macchine che è stato relativamente sottoutilizzato”. La domanda futura sarà di certo condizionata dalla mancanza dell’intervento pubblico diretto, ma continuerà a crescere – pur se non a ritmi incalzanti – tendendo a normalizzarsi e ad adeguarsi alle dinamiche tipiche delle economie di mercato occidentali, sia in termini economici che di prodotto, con lo sviluppo di nuove applicazioni e la crescita nelle vendite delle macchine compatte. Al momento, le previsioni per il prossimo biennio stimano una crescita annua del 10%, che dovrebbe portare a superare le 150 mila macchine vendute nel 2018.
Fonte: Unacea - Unione Nazionale Aziende Construction Equipment & Attachments