Il mercato italiano del noleggio di mezzi di sollevamento aereo ha archiviato positivamente il 2015, anche se in misura minore di quanto auspicato in sede preventiva. Il 2016, invece, è partito alla grande e, secondo le previsioni, dovrebbe mantenere un incremento significativo
È questa la fotografia che emergerà nel report annuale sul settore a livello mondiale a cura di Ducker Research per conto di IPAF, che sarà acquistabile sul sito www.ipaf.org a partire dal mese di maggio. La società di analisi francese compila il report intervistando alcuni operatori del settore e confrontando i propri dati con quelli raccolti da Rental Consulting, più focalizzati sullo scenario nazionale.
Dopo un lungo periodo di retrocessione, nel 2015 si è registrato finalmente un incremento degli investimenti, con un aumento superiore al 3% delle macchine in flotta, al netto dei rinnovi fisiologici. Cala, di conseguenza, anche se di poco, il periodo medio di vita utile delle piattaforme aeree nei parchi a noleggio (poco più di 7 anni). Ciò significa macchine più nuove in circolazione e meno tensione sia sul tasso di utilizzo sia sui prezzi che, seppur timidamente, sono tornati a salire.
Il totale dei mezzi disponibili presso i noleggiatori è stato stimato in poco più di 24mila unità dei quali oltre il 65% è rappresentato da semoventi telescopiche, articolate e verticali che, per fine 2016 dovrebbero arrivare a quasi 25mila. I veicoli diesel continuano a farla da padrone anche se si assiste ad un incremento di quelli elettrici, spesso a noleggio con canoni migliori. Buona la penetrazione delle piattaforme autocarrate (10%) e delle macchine speciali (9%). Ottime anche le performance dei sollevatori telescopici.
Un mercato complessivo che genera quasi 230 milioni di euro di canoni globali, di cui c.ca il 55% provenienti dal settore edilizio.