I costruttori europei di macchine movimento terra guardano con fiducia al futuro e sono pronti ad intraprendere la transizione verso l'era digitale e le nuove sfide del settore che mettono al centro, oggi più che mai, l’innovazione tecnologica e la soddisfazione delle esigenze dei propri clienti
“Siamo determinati a continuare a soddisfare pienamente i nostri clienti in un contesto di molteplici cambiamenti che interessano il nostro settore. L’avanguardia tecnologica è un aspetto cruciale per noi” – ha dichiarato Bernd Holz, presidente e direttore commerciale di Amman Europa.
Holz è intervenuto al convegno organizzato dal CECE in cui è stato lanciato il nuovo rapporto di McKinsey & Company che ha fornito uno dei quadri ad oggi più completi su scenari e prospettive del settore. Il CECE ha offerto il proprio contributo allo studio con un sondaggio alle aziende associate.
Risultati e conclusioni
Il rapporto ha messo in evidenza la fase di profonda trasformazione che sta per coinvolgere i produttori di macchine per costruzioni in Europa, sempre più influenzati da fattori esterni come l'aumento della concorrenza dei paesi emergenti, requisiti normativi sempre più stringenti, la graduale crescita del comparto del noleggio come segmento di clientela primario per diversi tipi di macchine, una ripresa economica ancora debole, i progressi della telematica e delle soluzioni digitali. La molteplicità delle tendenze in atto potrebbero cambiare il panorama competitivo del settore. Inoltre, secondo McKinsey, più che sulla gestione ottimale, il focus e l’attenzione si stanno spostando sul cliente e le sue necessità.
“Stiamo per confrontarci con i cambiamenti evidenziati dal rapporto McKinsey – ha dichiarato Holz -. Negli ultimi anni ci siamo occupati di rendere quanto più snella ed efficiente possibile la nostra produzione così da poter far fronte alla concorrenza a livello globale. Ora stiamo concentrando tutti i nostri sforzi sulla creazione di un'offerta integrata di servizi al fine di supportare al meglio i nostri clienti nello svolgimento delle loro attività lavorative. Il successo delle nostre aziende nell’era digitale dipenderà da quanto velocemente si metteranno concretamente in pratica le strategie di orientamento al cliente individuate”.
“La nostra leadership tecnologica sarà sicuramente un fattore critico di successo – ha concluso poi Holz -. Un numero significativo di aziende intervistate prospettano di incrementare gli investimenti in Ricerca & Sviluppo finalizzati a fornire maggiori servizi a supporto del cliente. La tecnologia rappresenta il cuore del nostro settore”. Con queste parole, Holz ha invitato il legislatore europeo a fissare delle condizioni quadro che possano far emergere il potenziale di quei settori che, come l’industria delle macchine per costruzioni, sono leader in Europa per innovazione e ricerca tecnologica.
Innovazione tecnologica
I due trend tecnologici più importanti su cui si focalizzerà l’attenzione del settore nei prossimi 5 anni, come emerso dal sondaggio, sono gli sviluppi della telematica e delle tecnologie relative alle emissioni. La telematica e i sistemi di controllo da remoto sono strumentali alla strategia di orientamento al cliente; le tecnologie per la riduzione delle emissioni sono invece strettamente legate alle normative e da diversi anni rappresentano un aspetto importante per i costruttori.
La tutela dell’ambiente e del territorio è al 4° posto nel ranking delle dieci tendenze principali – e per alcuni segmenti di prodotto nelle prime tre – che, secondo le aziende, impatteranno sul settore. “Le nuove normative europee incidono pesantemente sul settore – ha dichiarato Holz -. Da un punto di vista tecnologico molto è stato fatto nell’ottica di ridurre le emissioni, anche se non ancora tutti i requisiti della legislazione in materia di scarico sono stati soddisfatti e implementati sulle nostre linee di produzione. La difficile situazione che stiamo affrontando per adeguare alle normative le nostre varie gamme non è certo da sottovalutare e sicuramente continuerà ad incidere profondamente sui nostri bilanci”.
Un settore chiave in Europa
Il rapporto descrive il settore delle macchine per costruzione come un comparto ‘a basso volume ed elevata complessità’. Con oltre 100 tipologie di macchinari prodotti e numerosissime attrezzature originali l’industria si compone di diverse tipologie di attori, dalle grandi multinazionali fino ad aziende locali ma anche di produttori a livello globale che si concentrano su mercati di nicchia. Con oltre 350 gruppi del settore in Europa e più di 500 marchi l’industria di macchine e attrezzature per costruzioni genera complessivamente solo in Europa un fatturato di 35-40 miliardi di euro.
La forza e la complessità del comparto è dimostrata dal fatto che circa il 75% dei produttori fattura meno di 100 milioni di euro l’anno confrontandosi però con successo con i molteplici competitor nei mercati locali e di nicchia. Un fiore all’occhiello per l’Europa se si considera che il numero delle esportazioni di macchine per costruzioni supera di 2,5-3 volte quello delle importazioni a fronte di uno scenario globale che, in media, vede superare le importazioni del 10-15%. Più dell’85% della produzione di macchine per costruzioni si concentra in Europa e oltre la metà dei costruttori produce solo nel continente. In totale il settore impiega direttamente più di 150mila persone, numero che raddoppia o triplica se si contano anche quelle occupate indirettamente.